Io firmo. Riprendiamoci il voto. Al via il referendum anti-Porcellum

Fonte: Repubblica.it

Presentata questa mattina a Roma una nuova campagna referendaria per cancellare i punti più controversi della legge Calderoli. Dalla prossima settimana via alla raccolta delle firme. Obiettivo: 500mila entro la fine di settembre

di CARMINE SAVIANO

ROMA - Liste bloccate, premio di maggioranza, deroghe alla soglia di sbarramento, obbligo di indicazione del candidato premier. Quattro punti. Quattro disposizioni che fanno del Porcellum, una legge elettorale “da cancellare al più presto”. Dando, attraverso un referendum abrogativo, la parola ai cittadini.

È “Io Firmo. Riprendiamoci il voto”, iniziativa del Comitato per il Referendum sulla Legge Elettorale, che stamattina a Roma, ha lanciato una nuova campagna referendaria. Si parte la prossima settimana con la raccolta delle firme per eliminare una delle distorsioni più nocive del sistema politico italiano.

Una mobilitazione trasversale, che nasce nella società civile, per mettere un freno ai danni prodotti dal Porcellum: trasformismo, frammentazione, coalizioni disomogenee e ingovernabili. Per questo, secondo Stefano Passigli, “ogni tentativo di modifica della legge è destinato a fallire”, e l’unico modo per eliminarne i difetti è “tagliare i quattro punti più discussi”. E il ricorso ai cittadini è il modo per superare l’impasse parlamentare: “Se il Parlamento riuscirà a trovare un accordo, tanto meglio. Altrimenti il referendum è inevitabile”.

Numerosi gli interventi. Tutti tesi a sottolineare gli orrori del Porcellum. Per Giovanni Sartori, “il premio di maggioranza dato a una minoranza è il vizio maggiore della legge”. Perché “questo falsa tutto il sistema politico: le leggi elettorali trasformano i voti in seggi e questa legge li trasforma male”. Poi l’indicazione dei modelli che potrebbero essere importati in Italia: “il doppio turno alla francese o quello tedesco sarebbero i due sistemi che andrebbero bene”. E sulle motivazioni del referendum: “È il rimedio contro l’inerzia dei partiti in materia di legge elettorale”.

Per Enzo Cheli, “dopo la legge Acerbo, è la peggiore legge elettorale della storia italiana”. E ancora: “Al di là delle conseguenze, come le intere aree sociali buttate fuori dal Parlamento, il premio di maggioranza dato ad una coalizione al di là di una soglia minima è a rischio di costituzionalità”. Non solo: con il Porcellum, sono saltate tutte le “soglie di ragionevolezza”. Da qui l’esigenza di intervenire sulla legge “per ragioni di manutenzione costituzionale”. Non manca la preoccupazione per il tipo di legge che verrebbe fuori se il referendum riuscisse ad ottenere il quorum: “Se passa, resta in piedi una legge proporzionale. E, soprattutto, una legge funzionante”.
 
L’obiettivo è raggiungere, entro settembre, le 500mila firme valide necessarie a presentare il referendum alla Corte di Cassazione. Tra le prime adesioni nomi molto noti della cultura italiana: Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Umberto Ambrosoli, Alberto Asor Rosa, Corrado Augias, Gae Aulenti, Andrea Carandini, Luigi Brioschi, Tullio De Mauro, Umberto Eco, Carlo Feltrinelli, Inge Feltrinelli, Ernesto Ferrero. Vittorio Gregotti, Carlo Federico Grosso, Rosetta Loy, Dacia Maraini, Renzo Piano, Mario Pirani, Maurizio Pollini, Giovanni Sartori, Corrado Stajano, Massimo Teodori, Giovanni Valentini, Paolo Mauri, Gustavo Visentini, Innocenzo Cipolletta, Domenico Fisichella, Stefano Mauri, Benedetta Tobagi, Franco Cardini, Luciano Canfora, Irene Bignardi e Margherita Hack.

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17 risposte a Io firmo. Riprendiamoci il voto. Al via il referendum anti-Porcellum

  1. Antonio Panzone scrive:

    Se questo è il modo per far valere il nostro voto, ben venga. Io aggiungerei: dimezzare il numero dei Parlamentari; abolire i privilegi e portare la pensione a 40 anni come per tutti i cittadini; lemininare le Regioni o le Province. In bocca la lupo prof. Antonio Panzone

  2. cu92k2 scrive:

    Molto d’accordo.

  3. GAETANO scrive:

    vogliamo sceglierli noi i parlamentari

  4. rossana forno scrive:

    Io firmo, riprendiamoci il voto! Rossana Forno

  5. Turri Albino scrive:

    spero di essere uno dei primi firmatari

  6. Pasquale Casmirro scrive:

    Buongiorno a tutti. Sono intenzionato a partecipare attivamente alla raccolta firme. Sapete come e dove posso recepire il materiale? Grazie.

  7. Manuela Vento scrive:

    voglio abrogare il porcellum

  8. PAOLA FLAMINI scrive:

    SONO DECISAMENTE D’ACCORDO A REALIZZARE LA “CONTRO PORCATA”.SPERIAMO CHE NON INTERVENGA ANCHE STAVOLTA IL SOCCORSO ROSSO DELL’OPPOSIZIONE!!!

  9. anatolia bruttin fallucchi scrive:

    voteremo con tutto il piacere

  10. mario scrive:

    Ritornare al proporzionale? Pessima proposta, così ritorniamo alla partitocrazia più becera.

    Poi attenti, la corte costituzionale non acconsentirà mai il quesito sulle preferenze. Resterà solamente la proposta di abrogazione del premio di maggioranza. Risultato: si moltiplicheranno il numero dei partiti, i governi si formeranno dopo le elezioni e mai prima, e in una legislatura cambieranno almeno 3/4 governi.

    Se veramente volete “ripendervi il voto” dovete chiedere una vera riforma basata sul maggioritario uninominale come in Usa, Uk o Francia. Tutti i deputati sarebbero eletti nel rispettivo colleggio, in uno “scontro” basato esclusivamente sulla persona anzichè sui partiti, cosi come a Milano e Napoli per l’elezione del sindaco, la gente (anche di destra) ha preferito Pisapia e De Magistris perchè più presentabili.

    Non fatevi fregare.

    Ps: l’unico partito che sta appoggiando la proposta è l’udc, questo dovrebbe farvi riflettere. Per loro sarebbe una pacchia, al governo sia che vince le dx, sia che vinca la sx……..

  11. anna marini scrive:

    é ora di darci una svegliata . Riprendiamoci la Nostra democrazia e liberiamo la Nostra Italia da questi cialtroni populisti capaci solo di fare i loro interessi.

  12. Donato scrive:

    Non capisco perchè ci dobbiamo snervare per raccogliere le firme quando già ci sono!cosa c’è,avete paura che UNA COSA GIUSTA possa far apprezzare maggiormente Grillo ed i ragazzi del Movimento 5 Stelle!?

  13. ELISABETTA scrive:

    DALLE NS. PARTI SI DICE “ESSERE ACCARDANCATI” , CIOE’ “ESSERE ATTACCATI , INCOLLATI “. ECCO COME SONO I NS. POLITICI : SIMILI A TANTE ZECCHE (CARDANCA!!) CHE NON MOLLANO LA LORO PRESA.
    PERO’ NOI ABBIAMO IL RIMEDIO GIUSTO : IL VOTO E LA NS. LIBERTA’ DI PENSIERO !!!

  14. Marco_N scrive:

    Abolendo il premio di maggioranza si sottrae ai cittadini quel diritto “minimo” che era stato conseguito con i referendum degli anni ’90: quello di scegliere la maggioranza e quindi il governo.

    Se passasse il quesito sull’abolizione del premio, non solo i cittadini non potrebbero scegliere, ancora, i propri parlamentari (infatti è impossibile introdurre le preferenze con un meccanismo, il referendum, che si limita a cancellare parti di leggi!), ma addirittura non potrebbero scegliere da chi farsi governare.

    Molto meglio avviene nei comuni, nelle province, nelle regioni, dove il sistema di elezione, che pure è imperfetto ma che sfrutta questo meccanismo maggioritario – benché rozzo – del premio alla coalizione vincitrice, permette una reale alternanza e una vera lotta politica basata sulla credibilità dei candidati.

    Curioso di vedere in ogni caso l’atteggiamento futuro dei partiti verso questi quesiti. Non è da escludersi che un domani sia lo stesso Berlusconi ad appoggiare il quesito sull’abrogazione del premio, per non rischiare di finire all’opposizione.

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