L’iniziativa No porcellum, nata da Valigia Blu rilanciando la mobilitazione di Libertà e Giustizia “Mai più alle urne con queste legge”, va chiarita bene, soprattutto dopo la presentazione di ieri dei quesiti referendari per abolire questa legge elettorale, iniziativa che non è di Valigia Blu, ma di un comitato di cui fanno parte diversi professori, intellettuali e protagonisti della vita civile di questo Paese.
Il nostro obiettivo è abolire la “porcata” (così definita dallo stesso ideatore della legge, il ministro Calderoli): l’aspetto più odioso di questa legge è il suo togliere ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Ma è da rigettare anche quel premio di maggioranza, che così com’è appare una vera e propria truffa, e che senza una soglia minima è tra l’altro ai limiti di costituzionalità:
…il Porcellum, fondato su uno smisurato e inaccettabile premio di maggioranza. Un premio in virtù del quale la maggiore minoranza (anche se fosse soltanto, per esempio, del 30 per cento dei voti) conquista il 55 per cento dei seggi in Parlamento. Si capisce che questo sistema piaccia al Cavaliere, che lo dichiara intoccabile.
(Giovanni Sartori – Corriere della Sera – 7 novembre 2010)
Sia chiaro, dunque, il premio di maggioranza non è un male – è un male per come è stato voluto e votato nel 2005 da Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC e Lega Nord – visto che, appunto, non prevede una soglia minima, ma trasforma in maggioranza assoluta chiunque ottenga più voti, fosse anche un solo voto. Se il referendum lanciato ieri avrà come prima conseguenza una forte pressione sui partiti perché si diano da fare per cambiare questa legge elettorale, ben venga.
Ma vogliamo essere realisti, ed è per questo che siamo scettici sulla possibilità che nel 2012 o nel 2013 si vada a votare con una legge ‘deporcellizzata’. E allora la nostra iniziativa è questa: rivolgerci ai partiti, tutti, e prima di tutto certificare le loro intenzioni di cambiare questa legge (sarebbe già un primo passo, e in questo senso il PD ha dato chiare indicazioni). Il passo più importante sarà chiedere ai partiti, qualora fossimo costretti a votare con la legge porcata, di coinvolgere i cittadini nella composizione delle liste elettorali. Fare scegliere agli iscritti attraverso primarie a tutti i livelli.
Qui su questo sito ci impegniamo perciò a registrare le intenzioni e gli impegni dei singoli partiti. Chi dichiarerà di scegliere la strada della trasparenza e del coinvolgimento degli iscritti (aggirando così almeno in parte “la porcata”) riceverà così la simbolica certificazione “No Porcellum”. La nostra sarà una sorta di guida. Saranno poi i cittadini a scegliere se affidarsi a partiti che impongono i loro candidati dall’alto o a partiti che scelgono con gli iscritti i propri candidati. Perché è ora di restituire ai cittadini il diritto di scegliere, e di dire “mai più” a un Parlamento di nominati anziché di eletti.
io firmo di sicuro voglio sapere per chi’ voto
siii alla “NO PORCELLUM”
Ridateci la nostra Democrazia
e’ ora che decidiamo noi…diamo una lezione a questa classe dirigente…
Pingback: Smascherare i partiti | Giulio Cavalli
La politica è stata troppo tempo lontana dai cittadini.
Questo è il momento di riprendercela!
Sono assolutamente d’accordo!! E’ dal 1994 che affermo il principio che la democrazia è rappresentanza e gli eletti se li deve scegliere il popolo mediante la preferenza. Per limitare i costi della campagna elettorale si potrebbe pensare a collegi di ca. 100.000 elettori da dove esca un solo deputato. Basta, inoltre, con la doppia camera, e riduciamo il numero dei parlamentari e relativi sottoposti.
IO FIRMO !!!
Voglia di Democrazia vera!
Nel giro di un paio di mesi è la seconda volta che scrivo a favore dell’abolizione della “porcata” )
Vado a mettere il bannerino permanente al blog e…volete indicare i punti di raccolta firme?
E’ la prima cosa che gli amici di tastiera mi hanno chiesto di inserire.
io firmo
non basta abrogare le liste bloccate, bisogna anche abrogare il premio di maggioranza, il nome sulla scheda elettorale del candidato premier e le candidature plurime, se veramente si vuole ritornare alla democrazia come prevista dalla nostra Costituzione